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banca condannata a pagare € 543.571,41 per eliminazione anatocismo e applicazione “saldo zero”

Con pregevole sentenza della Corte d’Appello di Bari (n. 343 del 04.03.2021 – Rel. dott. Sansone) siamo riusciti ad ottenere la condanna di una banca alla restituzione di € 543.571,41 in favore di un’impresa da noi assistita, grazie all’applicazione del saldo zero in caso di domanda riconvenzionale della banca. La pronuncia ha avuto modo di […]

Con pregevole sentenza della Corte d’Appello di Bari (n. 343 del 04.03.2021 – Rel. dott. Sansone) siamo riusciti ad ottenere la condanna di una banca alla restituzione di € 543.571,41 in favore di un’impresa da noi assistita, grazie all’applicazione del saldo zero in caso di domanda riconvenzionale della banca.

La pronuncia ha avuto modo di chiarire e ribadire diversi aspetti relativi alle principali criticità che affliggono i contratti di conto corrente, quali:

illegittima applicazione di interessi anatocistici in mancanza di esplicito e formale adeguamento alla Delibera CICR del 09.02.2000;

nullità per indeterminatezza delle commissioni di massimo scoperto;

ordine di esibizione della documentazione in corso di causa (anche senza previa richiesta stragiudiziale ex art. 119 TUB);

nullità degli interessi pattuiti mediante il richiamo agli “usi piazza”;

legittima ricostruzione del rapporto di conto corrente mediante CTU anche quando non siano stati depositati tutti gli estratti conto.

Ma, soprattutto, la pronuncia della Corte barese ha rimarcato il recente orientamento della Cassazione secondo cui, in caso di contrapposte domande del correntista e della banca, allorquando vi sia incompletezza documentale, si applica il principio del “saldo zero” ai fini della ricostruzione del rapporto.

Infatti, nella pronuncia si legge che “in presenza di contrapposte domande di ripetizione di indebito da parte del correntista e di pagamento del saldo del conto corrente da parte della banca, come si è visto l’onere della prova gravante su entrambe le parti impone che nella rideterminazione del saldo finale il consulente tecnico d’ufficio proceda all’azzeramento del saldo risultante dal primo estratto conto utilizzabile, e cioè dall’inizio del periodo del rapporto contrattuale in cui la documentazione contabile risulta completa essendo costituita da tutti gli estratti conto fino alla chiusura del rapporto“.

Sicuramente un risultato importante per un’azienda che per troppo tempo è stata sopraffatta dal sistema bancario.

App. Bari sent. 343 del 04.03.2021